Dove vi sia un riscaldamento di tipo convettivo – che cioè preveda un movimento d’aria, naturale o aiutato da ventole – ci sarà sempre anche un problema di umidificazione e di polvere. E’ inevitabile, infatti, che l’uso prolungato del riscaldamento associato a una mancanza di ricambio d’aria tipica della stagione fredda porti ad avere aria secca e polvere in sospensione.
Se non hai problemi di salute – non sei allergico, non sei asmatico – e non stai molto in casa, probabilmente ti accorgerai poco di questa situazione non salubre. Anche perché spesso siamo fuori di casa per lavoro, per scuola o altre cose, quindi ci accorgiamo del problema magari la mattina… ma ce ne dimentichiamo non appena usciamo!
La famosa vaschetta
Facendo uso di normali termosifoni, è comune l’utilizzo di vaschette d’acqua da agganciare sul davanti del radiatore o da mettere sopra, permettendo un’evaporazione e una minima umidificazione degli ambienti. A volte le nostre nonne mettevano anche dei panni umidi sui termosifoni, ottenendo lo stesso effetto. Ma quando il termosifone è caldo, anche questo andrebbe cambiato ogni mezz’ora per ottenere qualche risultato apprezzabile. A volte la vaschetta è sufficiente, soprattutto se evitiamo di superare le temperature consigliate per gli ambienti, che voglio ricordare qui perché nelle nostre case fa spesso troppo caldo:
Facendo uso di termoconvettori, pero, ricordo che non è possibile coprirne la parte superiore – dove c’è la griglia da cui esce l’aria calda – in nessun caso. Potrà essere messa una vaschetta solo se il termoconvettore ha la parte superiore che è piatta, altrimenti niente da fare. In questo caso la soluzione si può trovare solo o in una migliore aerazione dell’ambiente (ogni giorno, da mezz’ora a un’ora, ma sconsigliabile quando fuori c’è molto inquinamento) o nell’uso di un umidificatore per ambienti.
I veri umidificatori
Gli umidificatori sono dei piccoli apparecchi alimentati ad energia elettrica che permettono un’umidificazione degli ambienti controllata. Buona parte degli apparecchi in commercio è infatti dotata di igrometro e termometro. Possono essere “ a vapore caldo” o “a vapore freddo”. Si tratta di due tipologie nettamente distinte: la prima è formata da quegli umidificatori che hanno bisogno di bollire l’acqua per ottenere il vapore da immettere nell’ambiente, la seconda comprende apparecchi che fanno uso di ultrasuoni che, colpendo l’acqua, sviluppano una specie di nebbiolina umida che quindi è fredda.
Queste tipologie di umidificatori sono entrambe ottime, ma fai attenzione che la seconda è da preferire se hai bambini piccoli, perché non esiste il rischio di bruciarsi. Un’altra opzione interessante è un umidificatore che sia anche ionizzatore: l’emissione di ioni negativi permette di purificare l’aria, perché gli ioni si legano alle particelle inquinanti e le depositano a terra. Quindi, che si tratti di polvere, di acari o batteri o spore, un umidificatore di questo tipo eliminerà il problema e renderà l’aria molto più respirabile e gradevole, simile a quella presente in ambienti naturali in cui non vi siano inquinanti.